Specialized Roubaix SL4 Disk

Comodità e precisione: con queste due parole posso riassumere l'esito del mio test di questa Specialized Roubaix.

Dal nome che porta è subito chiaro a cosa mira il progetto tecnico: infatti questo telaio nasce per affrontare nel migliore dei modi i fondi sconnessi e terribili della classicissima Parigi-Roubaix, diventata un mito soprattutto per i tratti in pavè, che mettono a dura prova biciclette e ciclisti. Ebbene questa Specialized non delude le aspettative e assorbe in modo incredibile le asperità delle nostre strade, che per certi versi assomigliano sempre più ai tratti in pavè di cui sopra! Merito della geometria del telaio, stuadiata ad hoc, e anche (soprattutto?) del particolare reggisella utilizzato, che funge da vero e proprio ammortizzatore. Il risultato è impressionante: sembra di essere seduti in poltrona!

La cosa incredibile è che nonostante tutti questi accorgimenti anti-vibrazioni, la rigidità del telaio e la precisione di direzione che ha questa bicicletta non hanno subito alcuna compromissione: ho potuto constatare di persona che, in fase di inserimento in curve veloci, la precisione e la guidabilità sono davvero ottime e la sensazione è di pieno controllo del mezzo.

Ultimi, ma non ultimi: i freni a disco. Devo essere onesto: una parte di me era curiosa di sperimentare questa soluzione su una bici da corsa, l'altra invece era molto dubbiosa sull'effettiva praticità ed efficacia; ebbene, nonostante non abbia potuto affrontare chissà quali discese impegnative, il feeling con le pinze idrualiche è stato quasi immediato e ho ritrovato quella piacevole sensazione di "staccare all'ultimo" che è tipico di una MTB, senza mai avere il timore di bloccare la ruota o di arrivare lungo in una curva.